Fumo& salute orale
Gli effetti del FUMO sulla salute parodontale
Nell'ultimo numero di IlDentistaModerno di luglio 2020, un interessante articolo, a cura di Davide Battaglia, descrive in maniera chiara e dattagliata quali sono gli effetti del fumo sui tessuti parodontali, quali sono i cambiamenti del microbioma parodontale nei fumatori e come l'abitudine del fumo può influenzare i risultati delle terapie parodontali, e quanto, l'eliminazione di tale abitudine, debba essere considerata una componente essenziale per ottimizzare l'effetto delle terapie parodontali, chirurgiche e non.
- Diversi studi hanno dimostrato che i fumatori hanno da 2 a 7 volte più probabilità di presentare parodontite, rispetto ai non fumatori e che il fumo è associato alla perdita di denti anche in pazienti frequentemente soggetti a igiene e sudute di follow up parodontale.
- Durante il trattamento della gengivite, che è un precursore obbligato della parodontite, i fumatori hanno dimostrato una maggiore diversità batterica sottogengivale, e hanno avuto una infiammazione clinicamente visibile precoce rispetto ai non fumatori.
- Qualunque sia la scelta terapeutica , i soggetti fumatori rispondono meno bene alle terapie.
- Inoltre la relazione tra la patologia e fumo appariva dose-correlata: all'aumentare delle sigarette aumentava anche il rischio di parodontopatia.
- Alcuni studi, sui cambiamenti dello stato parodontale con la cessazione del fumo hanno rilevato che a livello di specie batteriche, la cessazione porta ad una diminuzione dei patogeni parodontali, tra cui Porphyromonas Endodontalis , Treponema Denticola ed altri con effetti evidenti immediati; mentre sulla perdita dei denti vi è una riduzione dell'aumentato rischio di perdita, che è dipendente dal tempo.. con benefici evidenti dopo 10 anni.
TAKE HOME MESSAGE:
1. il fumo influenza in modo inequivocabilmente negativo la salute del cavo orale e più nello specifico dei tessuti parodontali, aumentando il rischio di avere sondaggi elevati, sanguinamento al sondaggio e accumulo di placca
2. le terapie parodontali sono meno efficaci in pazienti fumatori rispetto a soggetti non fumatori.
3. la cessazione del fumo permette di ridurre il rischio di perdita di elementi dentari, ma sono richiesti fino a 20 anni per ritornare ad un rischio comparabile a quella dei non fumatori
4. tra gli obiettivi che noi odontoiatri dobbiamo porci nell'affrontare la terapia parodontale di un paziente fumatore c'è quello di condurre quest'ultimo nel percorso necessario a interrompere questa dannosa abitudine.
Senza questi step i risultati ottenuti non potranno che essere un compromesso terapeutico.
Se foste interessati alla lettura dell'articolo completo, la rivista è disponibile presso il mio studio, oppure contattatemi via email e sarò felice di inviarvelo.