Test genetico
Test Genetico & Parodontopatie
Il TEST GENETICO è utilizzato per la ricerca preventiva nei soggetti giovani predisposti alla malattia e per la valutazione del rischio di perimplantite in soggetti che si sottopongono a terapia implantare.
Invece, chi ha già avuto una diagnosi di malattia parodontale, potrà sottoporsi al TEST MICROBIOLOGICO, che serve ad identificare la presenza dei batteri responsabili della parodontite. E’ anche uno strumento importante nel controllo dell’efficacia dell’intervento terapeutico e del protocollo di mantenimento.
° ° ° °
La Malattia Parodontale, che veniva chiamata “piorrea” è una malattia provocata dai microrganismi della placca batterica, essa colpisce infatti il parodonto, cioè le strutture che circondano il dente e lo tengono attaccato all’osso.
Se non viene curata l’infezione procede in profondità. La gengiva si allontana dal dente, creando delle vere e proprie tasche dove i batteri si accumulano. Così il tessuto osseo viene distrutto, i denti perdono supporto e diventano mobili. Il paziente va così incontro alla perdita di uno o più elementi dentali”.
- Quali sono i sintomi della malattia parodontale?
Purtroppo i sintomi sono molto scarsi e quindi la malattia può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene. Per questo motivo è necessario sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. Non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata, come la mobilità degli elementi dentali, per farsi visitare. Ad ogni modo, i segnali che possono far sospettare la presenza della malattia sono gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri oppure, ancora più grave, gengive arrossate, gonfie o retratte.
° ° ° °
Torniamo ai test che troverete sempre disponibili presso il mio studio:
TEST GENETICO
(perchè è importante e quando è consigliato)
1. è uno screening che può essere fatto in soggetti giovani per la valutazione della predisposizione alla malattia parodontale, in questo modo si potrà poi programmare il miglior protocollo di prevenzione;
2. è utile per l’ottimizzazione del piano terapeutico in pazienti che hanno già sviluppato la malattia, grazie all’integrazione delle informazioni cliniche con i dati oggettivi forniti dal test;
3. indicato per la valutazione del rischio di sviluppo di parodontite in soggetti che devono sottoporsi a riabilitazione impianto-protesica;
4. può servire per Informare adeguatamente il paziente riguardo al suo profilo di rischio, e renderlo così più consapevole e predisposto alla terapia e al protocollo di mantenimento
2. è utile per l’ottimizzazione del piano terapeutico in pazienti che hanno già sviluppato la malattia, grazie all’integrazione delle informazioni cliniche con i dati oggettivi forniti dal test;
3. indicato per la valutazione del rischio di sviluppo di parodontite in soggetti che devono sottoporsi a riabilitazione impianto-protesica;
4. può servire per Informare adeguatamente il paziente riguardo al suo profilo di rischio, e renderlo così più consapevole e predisposto alla terapia e al protocollo di mantenimento
5. indicato anche per le donne che debbono intraprendere cure ormonali o che debbono affrontare una gravidanza.
6. in Individui giovani che debbono essere sottoposti a trapianti d’organo o con problemi cardiaci, diabete e altre malattie metaboliche.
TEST MICROBIOLOGICO
(quando è consigliabile)
Il test su DNA batterico è consigliabile per tutti i pazienti con patologia parodontale in atto, specialmente in presenza di tasche parodontali.
Dal materiale biologico presente nelle tasche gengivali è possibile determinare la presenza di specifici GERMI e BATTERI e in quali percentuale.
il PRELIEVO:
Sia il test parodontale batterico che genetico vengono eseguiti prelevando il fluido crevicolare (gengivale) colonizzato dai batteri e contenente cellule epiteliali dell’individuo in esame. Si inserisce un cono di carta sterile nella tasca parodontale o peri-implantare per almeno 30 secondi e si ripone in una provetta, oppure si una bastoncino di cotone strofinato all'interno del cavo orale, sulle mucose.
La raccolta dei campioni è rapida per l’operatore e assolutamente indolore per il paziente.
I campioni verranno poi spediti ad un laboratorio di microbiologia e dopo pochi giorni avremo i risultati